Firmo

Il primo nucleo di Firmo appare in una concessione di Ferdinando d’Aragona ai Domenicani di Altomonte nel finire del XV secolo. Nel 1553 il centro appare tassato per 37 fuochi ossia circa 120 abitanti, tutti di etnia albanese.
Nel XVII secolo il paese risulta diviso in due parti: Firmo Soprano amministrato dai Domenicani e Firmo Sottano da feudatari laici, i Salituri e poi i Gramazio che lo mantennero fino all’abolizione della feudalità nel 1806.
Della struttura della grancia dei Domenicani restano ampi spazi, oggi restaurati e destinati a scopi culturali.
Nella piazza centrale sorge la chiesa parrocchiale dedicata all’Assunta costruita verso la metà del XVII secolo restaurata e ampliata più volte nei secoli successivi.
L’alta facciata, in stile neoclassico, è preceduta da una ampia gradinata e Il campanile è sormontato da una cupoletta su tamburo ottagonale, rivestita con mattonelle di maiolica colorata.
L’interno è a tre navate con abside quadrata e volta decorata da stucchi di tipo barocco che racchiudono i dipinti di Polimero De Marco, San Francesco di Paola del 1869 e di Genesio Galtieri raffiguranti Battesimo di Cristo, Assunzione della Vergine e Sant’Attanasio del 1772. Dello stesso periodo e dello stesso autore sono i dipinti dell’abside raffiguranti l’Ultima Cena e l’Adorazione dei Pastori. L’altare di rito greco con baldacchino sorretto da quattro colonne, tutto in legno, è di fattura recente. Quel che resta del coro mostra la fattura della bottega moranese dei Fusco mentre in sacrestia è posto un grande mobile per i parati e per le suppellettili liturgiche, sempre del ‘700, ma forse di autore diverso.
Sulla volta è dipinta una immagine di Sant’Attanasio sempre del Galtieri, del 1780
In chiesa si possono ammirare due tele del periodo barocco raffiguranti la Crocefissione e la Madonna del Carmine tra i Santi Pietro, Paolo, S. Francesco di Paola e alcune statue di varia epoca tra le quali è degna di nota la statua dell’Assunta in legno attribuibile allo scultore Pietrro Patalano del XVIII secolo
L’artista albanese Josif Droboniku ha eseguito nelle navate due interessanti opere in stile bizantino raffiguranti la Nascita di Cristo e l’Annunciazione.

The first nucleus of Firmo appears in a concession from Ferdinand of Aragon to the Dominicans of Altomonte at the end of the 15th century. In 1553 the census recorded 37 dwellings taxed for 120 inhabitants, all of Albanian ethnicity.

In the 17th century the village was divided into two parts: Upper Firmo administered by the Dominicans and Lower Firmo by secular Feudal Lords, the Salituri and then the Gramazio who administered it until the abolition of feudalism in 1806. Large spaces of the structure of the Domenican grange remain, now restored and used for cultural purposes.

Dominating the main square is the parish church dedicated to the Assumption built around the middle of the 17th century, restored and expanded several times in the following centuries. The high neoclassical style facade is preceded by a wide staircase and the bell tower is topped by a small dome on an octagonal drum, covered with coloured majolica tiles.

The interior has 3 aisles with a square apse and a vault decorated with baroque stuccoes enclosing the paintings of Polimero De Marco, San Francesco of Paola from 1869 and of Genesio Galtieri depicting the Baptism of Christ, Assumption of the Virgin and Saint Athanasius from 1772.
Paintings of the same period and the same artist in the apse depict The Last Supper” and The Adoration of the Shepherds. The Greek rite altar with a canopy supported by four wooden columns, is of recent manufacture. What remains of the choir shows the craftsmanship of the Fusco workshop of Morano, while in the sacristy there is a large piece of furniture for the vestments and liturgical furnishings, from the 18th century, perhaps by a different author.

On the vault there is a painting of Saint Athanasius by Galtieri, from 1780.

In the church you can admire two paintings from the baroque period depicting the Crucifixion and the Madonna of Carmine among the Saints Pietro, Paolo, Francesco of Paola and some statues from various eras, including the noteworthy wooden statue of the Assumption attributed to the sculptor Pietro Patalano from the 18th century.
The Albanian artist Josif Droboniku has created two interesting Byzantine- style works in the aisles depicting the Birth of Christ and the Annunciation.

 

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